Ora che abbiamo il nostro impianto fotovoltaico installato e funzionante non dobbiamo fare più niente. Il sole irradia la sua energia che viene captata dai moduli, loro la trasformano in corrente elettrica e noi la consumiamo quotidianamente oppure la stocchiamo in batteria. Di solito questo è quello che fanno tutti coloro che possono contare su un sistema fotovoltaico.
E’ vero, non c’è una gran manutenzione da fare, però possono essere messi in atto degli accorgimenti utili per aumentare il rendimento dei propri pannelli fotovoltaici. Maggiore rendimento significa più energia prodotta, più soldi se si usufruisce del conto energia oppure più risparmio in bolletta se invece abbiamo le detrazioni fiscali per impianti solari. Ecco una serie di consigli utili per migliorare le prestazioni dei moduli fotovoltaici, incrementare l’efficienza e renderli più performanti.
Pulire i pannelli Solari
i moduli sono costantemente esposti ad inquinamento, polvere e non da ultimo al guano degli uccelli, insomma alle deiezioni di piccioni, gabbiani e cornacchie, sempre più presenti nelle città italiane. In quest’ultimo caso si tratta di veri e propri “bombardamenti” che oscurano addirittura il funzionamento di una cella del modulo. Le celle, sono collegate in serie, il malfunzionamento di una blocca l’utilizzo delle altre. Una cella imbrattata con feci di uccelli abbassa notevolmente il rendimento del modulo intero perchè è completamente oscurata. Anche una pioggia con vento che porta sabbia sporca il vetro dei pannelli, che diventa così opaco ed ombreggiato.
C‘ è bisogno di una pulizia constante dei pannelli fotovoltaici da effettuare settimanalmente, ove possibile. Basta un panno umido o leggermente bagnato. Se i moduli sono difficilmente raggiungibili possiamo costruirci una prolunga di qualche metro su cui poggiare all’estremità una spugnetta, un po’ come quella dei lavavetri.
Togliere le Ombre
in fase di progettazione, specie se l’installazione è avvenuta in estate, gli installatori potrebbero non aver ben previsto una giusta rotazione solare. In inverno il sole è più basso ed i raggi potrebbero sbattere su un albero, palo, edificio, palazzo e creare ombra sui pannelli. L’ombreggiatura fa ovviamente scendere il rendimento di un modulo che deve essere sempre esposto al sole. In questo caso, se si tratta di un albero, si potrebbero tagliare eventuali rami che creano ombra. Se si tratta di un edificio il discorso si fa ovviamente complicato, sarebbe comunque bene spostare il modulo messo in ombra.
Orientare i moduli fotovolatici nella giusta maniera
i raggi solari devono colpire in maniera perpendicolare il modulo per avere la massima produzione. Ovviamente non è sempre possibile perchè non solo il sole ha diverse posizioni nel cielo (è la terra che ruota intorno al sole ricordatevelo) durante il giorno, ma anche durante l’anno. In inverno è piú basso, in estate sta piu’ in alto.
Abbiamo dedicato un apposito articolo sull’ inclinazione del pannello solare, è molto interessante, andate a leggerlo. In poche parole gli installatori giungono ad un compromesso ed installano i moduli orientandoli a sud, sud-est con un’inclinazione da terra di 30/40 gradi, a seconda della città dove andranno montati. E’ chiaro che il top sarebbe montare i moduli su un inseguitoare solare che si sposta al muoversi del sole, ma costa troppo. Ci accontentiamo di tenerli fissi. Al limite si possono “alzare” di un decina di gradi in inverno perchè il sole è piu’ basso, diciamo da ottobre a marzo possiamo un po’ alzarli e poi ad aprile rimetterli a 30-40 gradi.
Controllo della produzione elettrica
molti impianti hanno un sistema di gestione che rendiconta giornalmente la produzione di energia elettrica tramite pc o smartphone. Possiamo così controllare quanto producono quotidianamente. Teniamo un registro della produzione con su scritta la quantità di corrente elettrica in grado di essere realizzata nelle varie stagioni. Avremo in questo modo possibilità di accorgerci di un calo improvviso di rendimento per intervenire prontamente.
Il fenomeno che può accadere è quello del Pid, degrado da potenziale indotto. Avviene una perdita di potenza nella produzione a causa della differenza di potenziale di tensione tra le celle del modulo fotovoltaico e terra. Ci sono degli apparecchi , prodotti da Sma, Elettrograf e Ilumen, in grado di ripristinare le prestazioni dei moduli fotovoltaici affetti da PID.
Quanto rende un impianto fotovoltaico:
difficile fare calcoli con esattezza. Dipende ovviamente dalla potenza, dal luogo in cui si installano i moduli (a Palermo renderanno di più rispetto a Milano), dalla performance dei moduli. Mediamente, un sistema da 3 Kwp, con efficienza dei moduli di un 15-16% (i moduli con la più alta efficienza arrivano al 20%), che possa godere di irraggiamento solare tutto il giorno può produrre al Nord Italia dai 3000 ai 3500 Kw l’anno, in centro Italia dai 3500 ai 4000 Kwp, al sud Italia dai 4000 ai 4500 Kw.
Per aumentare la produzione possiamo installare i moduli fotovoltaici su quello che è chiamato “inseguitore solare”. In pratica è un supporto motorizzato che si muove “inseguendo” il sole. I moduli montati sopra saranno esposti sempre nella maniera migliore. I costi da una parte sono maggiori, un inseguitore costa circa 1500-2000 euro per un impianto da 3 Kwp, ma il rendimento dei pannelli piú alto.