La tecnologia che sta dietro un pannello fotovoltaico, senza entrare nei dettagli del funzionamento, è abbastanza semplice. Nel corso degli anni non è molto progredita, anzi, possiamo dire che le piccole celle solari che erano presenti nelle calcolatrici di 20 anni fa sono realizzate allo stesso modo di quelle che ritroviamo nei pannelli dei nostri impianti. C’è quindi differenza tra una marca e l’altra di pannelli solari? Quale scegliere, quale prodotto comprare e a che prezzo. Cerchiamo di fare chiarezza.
E’ vero, qui non si tratta di scegliere tra una Mercedes ed una Fiat, prodotti che possono differenziarsi tantissimo, ad esempio nell’ elettronica, nella carrozzeria, nel motore. Nel settore fotovoltaico, tra una marca e l’altra, la differenza tecnologica è minima, parliamo dei moduli a silicio cristallino, è l’efficienza del modulo quella che dobbiamo tenere d’occhio (a volte lo chiamano rendimento).
Diamo uno sguardo alla foto qui sotto. Si tratta del datasheet di un pannello solare della Trina (marca cinese). I valori cerchiati in rosso sono quelli da prendere come riferimento. Più alto è questo valore maggiore sarà il rendimento del modulo e quindi più energia elettrica è in grado di produrre.
I valori di un modulo a silicio cristallino sono solitamente compresi tra il 13 ed il 21%. Quelli dei pannelli a thin film invece tra l’8% ed il 13%, sono meno performanti ma costano di meno e si adattano a superficie curvi perchè molto sottili e flessibili.
Abbiamo quindi capito che a parità di prezzo è meglio scegliere un pannelli che ha l’efficienza più alta. Solitamente più è alta la potenza di un modulo, maggiore sarà la sua efficienza. Questo lo potete evincere anche dalla foto dello stesso modulo che, nella versione a 260 watt, ha un valore del 15,9%, in quella a 265 W del 16,2% e a 270 del 16,5%. Meglio poi i monocristallini rispetto ai policristallini.
La marca di pannelli fotovoltaici più performante, se prendiamo a riferimento solo la quantità di energia solare che sono in grado di trasformare in energia elettrica , la famosa efficienza, è Sunpower insieme a Panasonic (ex Sanyo). Date un’occhiata al datasheet qui sotto:
A sinistra abbiamo il modulo dell’americana Sunpower, a destra quello dei giapponesi di Panasonic. Come vedete si sfiora il 20%. Per arrivare a questi livelli Panasonic a inventato i moduli Hit con un rivestimento di pellicola thin film mentre Sunpower ha costruito le celle dei pannelli Maxeon su una base in rame in modo di aumentarne le prestazioni.
E’ chiaro che questi tipi di moduli costano di più rispetto agli altri. Stiamo parlando di un prezzo medio di circa 1,4-1,5 euro per watt al consumatore finale.
L’efficienza però non deve essere solo l’unico fattore da considerare nell’ acquisto di una marca. C’è anche la garanzia. Quasi tutti offrono 10 anni su difetti del prodotto e 20 anni sull’ 80% della potenza. Ovvero dicono che dopo 20 anni i pannelli sono in grado di garantire l’80% di efficienza. Producono di meno ma producono.
Altre considerazioni: d’estate i pannelli fotovoltaici sono sottoposti ad altissime temperature che possono far degradare le loro prestazioni. Pensiamo ad una giornata di pieno sole a luglio o agosto. I pannelli arrivano a toccare anche i 50-55 gradi. Con queste temperature le efficienze si abbassano. Un buon pannello è in grado di ben gestire questa tolleranza. In questo caso bisogna purtroppo testare i pannelli sul campo, ovvero ve ne accorgete una volta che misurate la corrente elettrica che state producendo tramite i contatori dell’ impianto.