Quella da 3 Kwp è la dimensione maggiormente venduta di un impianto fotovoltaico. Perchè proprio questo taglio è considerato il piú indicativo nella pubblicità e nei preventivi dei pannelli solari? Questo valore viene preso a riferimento perchè al tempo del Conto Energia, il sistema governativo di incentivi per la produzione da fotovoltaico, la remunerazione massima era prevista per impianti fotovoltaici solari con potenza compresa tra 1 e 3 Kw.

Da allora è rimasto come punto di paragone per installatori e acquirenti, ma alla fine possiamo anche montare un sistema composto da pannelli solari per un totali di 2,5 o 3,4 Kw, l’importante è tararlo sulle proprie esigenze, nel prosieguo dell’ articolo ne capiremo il perchè.

Il prezzo dei pannelli solari da 3 Kw

se non avete seguito il mercato dell’energie rinnovabili sappiate che i prezzi dei moduli solari si sono abbassati tantissimo negli ultimi anni e anche per il 2018 il trend è il medesimo e per il 2019 ci si aspettano ulteriori ribassi per via dell’eliminazione dei dazi all’ importazione dei pannelli cinesi.

E’ vero che la sbornia dovuta agli incentivi è finita ed almeno in Italia il mercato si è stabilizzato, ma mediamente si è arrivati a poco meno di 1 euro per watt. Parliamo solo di moduli. Per realizzare un impianto fotovoltaico abbiamo bisogno di inverter, trasforma la corrente prodotta da continua ad alternata, staffe di fissaggio, cavi, contatori, progettazione ed installazione. Si arriva ad un prezzo compreso tra 5000 e 6000 euro. L’oscillazione dipende dalla marca di pannelli solari scelta.

grafico_prezzo_pv

Un pannello solare piú costoso, oltre a garantire maggiore affidabilità, permette di produrre piú energia elettrica. Al momento dell’ acquisto bisogna tenere conto dell’ efficienza che nei modelli medi si attesta sul 15%, su quelli ad alto rendimento arriva al 20%.

Quanto spazio occupa un impianto da 3 Kw

Per ogni kilowatt ci vogliono almeno 7-8 mq, quindi moltiplichiamo questo valore per tre ed arriviamo a 25 mq circa. I moduli fotovoltaici devono essere esposti a sud, con la giusta inclinazione rispetto al sole. Montandoli fissa, l’installatore troverà l’orientamento corretto per sfruttare al massimo l’insolazione, il cui picco è tra le 12 e le 14 del giorno. Il top sarebbe montare i pannelli su un inseguitore solare che si muove seguendo la stella piú luminosa, avremo un rendimento maggiore, ma anche costi piú elevati.

I pannelli fotovoltaici flessibili invece possono essere montati anche su superfici non piane, seguendo i bordi di un involucro esterno, ma hanno una resa inferiore rispetto a quelli in silicio policristallino, pari a circa la metà-

produzione_fotovoltaico_italia

Quanta corrente si può produrre

anche in questo caso il valore dipende dal luogo in cui è montato l’impianto. Date un’occhiata alla mappa qui sopra si riferisce alla produzione media dei pannelli solari che si è avuta tra 2004 e 2010. Tenendoci un po’ piú bassi possiamo aspettarci al Nord una produzione di 3800 Kw l’anno con un impianto da 3 Kwp, di 4000 al centro e di 4500 al sud Italia. Calcolando che 1 kilowatt di energia elettrica costa mediamente 15 centesimi di euro, ma anche di piú, possiamo avere una produzione elettrica di 600 euro l’anno (per 4000 Kw).

Per aumentare il rendimento di un impianto si possono usare moduli ad alta efficienza oppure concentratori solari. Questi numeri sono validi se l’impianto è esposto a sud, sud-est e non presenta ombreggiature durante il giorno e durante l’anno.

Le detrazioni

Il Governo sta studiando nuovi incentivi per sistemi fotovoltaici. Le direttive sono previste nella bozza del DECRETO FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) che si spera sarà approvato nelle prossime settimane. Il decreto si inserisce all’interno della Strategia Energetica Nazionale rilasciata lo scorso 2017 dal Ministero dello Sviluppo Economico. Obiettivo è quello di seguire e rispettare gli impegni di Kyoto per ridurre dell’80% le emissioni di gas serra entro il 2050.

Importanza del dimensionamento

ora che il Conto Energia è terminato, la convenienza dell’ installazione di un impianto fotovoltaico arriva dall’ autoconsumo, ovvero bisogna dimensionarlo in base a quello che la famiglia consuma nell’anno. Prendete le bollette dell’ anno scorso e calcolate , facendo la somma, quale è stato il vostro consumo. Presumibilmente una famiglia di 4 persone sta sotto i 4000 Kw per cui 4 Kwp vanno bene.

Durante il giorno consumiamo quello che produciamo con i pannelli solari e l’eccedenza, la reimmettiamo in rete. Il gestore elettrico la rivende a terzi e ci fa maturare un credito che potremo spendere per acquistare l’energia durante la notte. Questo sistema si chiama scambio sul posto. Inoltre per tutto il 2018 possiamo avere diritto alle detrazioni del 50% per 10 anni sull’ acquisto di un impianto fotovoltaico con potenza inferiore a 20 Kwp.

Pannelli solari con batteria

si chiama fotovoltaico con accumulo quel sistema che ci permette di essere, potenzialmente, indipendenti dal punto di vista energetico e di staccarci dalla rete. Questo perchè l’energia prodotta durante il giorno e non consumata viene “stoccata” nelle batterie aglio ioni di litio, stesso materiale di quelle che si usano per i nostri apparecchi elettronici. Questo sistema è ancora poco utilizzato perchè le batterie hanno ancora un vosto eccessivo e sono ingombranti, il futuro pero’ è segnato. Anche Tesla è scesa in campo promuovendo la Tesla Power sistema ad accumulo per impianti fotivoltaici domestici.

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