I pannelli fotovoltaici si prestano benissimo per alimentare i condizionatori d’aria. Il motivo è semplice: la massima esposizione solare c’è in estate, quando fa caldo, nel momento in cui c’è il maggior utilizzo di climatizzatori. Una esposizione solare ai massimi significa maggiore produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici. E’ quindi semplice capire come il connubio fotovoltaico-condizionatori d’aria sia perfetto. Insomma il fotovoltaico conviene se volete alimentare i climatizzatori nel periodo estivo.

Quanto deve essere potente un impianto per alimentare uno o piú climatizzatori? Quanto spendiamo? Come si realizza un sistema del genere? Cercheremo di rispondere in maniera semplice a tutte le domande in questo articolo.

Pannelli fotovoltaici portatili e condizionatori

Innanzitutto dobbiamo iniziare a fare una distinzione se parliamo di kit fotovoltaico o sistema solare fisso. Nel primo caso un piccolo kit non basterà per alimentare un condizionatore. Dobbiamo avere almeno un pannello da 500 watt che tra le 11 e le 16 di un giorno estivo, se ben esposto e inclinato, in una giornata soleggiata potrebbe produrre 400 watt, potenza giusta per alimentare un singolo condizionatore inverter in classe A+++. Parliamo di un mini impianto fotovoltaico non connesso alla rete (off grid) e senza accumulo con batterie.

E’ importante dunque comprendere quanto produce un impianto fotovoltaico, quanta corrente è in grado di erogare, per capire quali e quanti condizionatori può alimentare.

Senza dilungarci piú di tanto, un impianto da 3 Kwp, in estate è in grado di produrre anche 15 Kw di elettricità al giorno. Gli impianti fotovoltaici fissi sono quasi sempre ON GRID, ovvero agganciati alla nostra rete elettrica, quella dove abbiamo la fornitura di corrente dal gestore elettrico. Tutta la corrente prodotta dai pannelli andrebbe consumata, ma non sarà mai possibile una cosa del genere. Quindi il contatore elettrico, di tipo bidirezionale, gira al contrario quando produciamo piú energia di quella che consumiamo.

fotovoltaico-condizionatore

Il gestore energetico , GSE, ci riconosce un credito perchè rivende a terzi l’energia in piú da noi prodotta (SCAMBIO SUL POSTO). Il problema è che questo credito è MOLTO BASSO, meno di quanto paghiamo noi al Kilowatt l’elettricità.

Quindi , come già detto, dobbiamo cercare di consumare l’energia il piú possibile quando la produciamo. E’ qui torniamo al discorso iniziale. I condizionatori assorbono molta energia elettrica e noi li utilizziamo proprio quando fa molto caldo, quando c’è la massima produzione di elettricità da fotovoltaico. Questa cosa si abbina in modo perfetto.

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Quanto deve essere potente un impianto fotovoltaico per i condizionatori

Immaginiamo un giorno qualsiasi di una giornata tra giugno e fine agosto. Giornata con sole, con poche nuvole, impianto fotovoltaico da 3Kwp, esposto a sud, anche sud-est va bene, con inclinazione di 20-30 gradi . Alle ore 9 del mattino l’impianto produce circa 600-700 watt, poi sale piano piano fino a produrre alle ore 12-13 2200 watt, poi inizia a scendere fino alle ore 19 quando produrrà di nuovo 600 watt. 

Un condizionatore d’aria di ultima generazione da 12000 BTU consuma a regime circa 400 watt. I fattori anche in questo caso sono molti, dipende dalla temperatura impostata, da quanto è calda la stanza ecc. Non abbiamo quindi problemi ad usare contemporaneamente anche 3 condizionatori nelle ore di punta, quando fa molto caldo. Ovviamente nelle ore meno calde, quando c’è meno sole e produciamo meno energia elettrica è il momento in cui possiamo anche spegnere un condizionatore o alzare la temperatura di esercizio.

Capite bene come l’uso di un condizionatore d’aria in estate, abbinato al fotovoltaico è ottimale. Discorso invece diverso in inverno quando un pannello fotovoltaico produce meno energia, in questo caso l’uso dei condizionatori in pompa di calore alimentati da un sistema solare viene a cadere.

 

Fotovoltaico con batterie per condizionatori

se volete “stoccare” l’energia prodotta dall’ impianto fotovoltaico per poi usarla in altri momenti, dovete utilizzare delle batterie. Quelle piú economiche sono al piombo, le stesse usate per avviare l’auto, altrimenti le piu’ performanti al litio, piu’ costose.

C’è bisogno però anche di un inverter e un regolatore di carica. Insomma l’impianto si fa piú complesso e per alimentare solo i condizionatori non è molto conveniente. A meno che non vi trovate in una zona dove l’elettricità non arriva, pensiamo a barche, baite di montagna ecc.

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