Di pannelli fotovoltaici integrati architettonicamente, inseriti nelle coperture degli edifici, si è iniziato a parlare nel secondo conto energia, le regole si sono poi evolute fino alla definitiva stesura del quarto conto energia che disciplina gli incentivi per il 2012 e per gli anni successivi (il termine ultimo per godere delle tariffe incentivanti è fissato al 31 dicembre 2016).
Cosa si intende per un pannello fotovoltaico integrato nella copertura? Lo ricorda il Gse:
il modulo solare è tale se la rimozione dello stesso compromette la funzionalità dell’involucro edilizio, rendendo la
costruzione non idonea all’uso. Ad esempio, se installiamo un pannello fotovoltaico sul tetto, in caso di rimozione compromettiamo l’uso della copertura, ovvero non ci sarà più:
– la tenuta dell’acqua e la conseguente impermeabilizzazione della struttura edilizia;
– una tenuta meccanica comparabile con quella dell’elemento edilizio sostituito;
– una resistenza termica tale che possa compromettere le prestazioni dell’involucro edilizio.
Quindi sono integrati architettonicamente le tegole fotovoltaiche, i moduli a film sottile (thin film) oppure rigidi in silicio cristallino installati su finestre e facciate che facciamo filtrare il sole.
Gli incentivi per il 2012 sono molto allettanti, superiori ai normali pannelli fotovoltaici che installati senza l’integrazione architettonica:
-se l’impianto entra in funzione nel primo semestre 2012, con potenza compresa tra 1 e 20 kwp: 0,418 euro per kw prodotto.
–se l’impianto entra in funzione nel secondo semestre 2012, con potenza compresa tra 1 e 20 kwp: 0,41 euro per kw prodotto.
A partire dal 2013 gli incentivi per i pannelli fotovoltaici integrati nella copertura avranno valore onnicomprensivo sull’energia immessa nel sistema elettrico. Sulla quota di energia autoconsumata è attribuita una tariffa specifica di 0,543 euro (tariffa omnicomprensiva), 0,398 euro (tariffa di autoconsumo). A partire dal secondo semestre 2013 le suddette tariffe si decurtano di circa il 3-4% ogni sei mesi fino a fine 2016.
Premi agli incentivi:
previsto un incremento del 10% della tariffa, se si utilizzano moduli e componenti per almeno il 60% di provenienza europea, ulteriori 5 centesimi di euro a kWh in caso di sostituzione di coperture con amianto e altri incentivi per gli impianti fuori dall’ambito familiare (su zone industriali, grandi impianti, a concentrazione solare ecc.).
Conviene il fotovoltaico?
Dipende da diversi fattori, ma ora che i prezzi dei pannelli solari si sono fortemente abbassati l’investimento viene ripagato in breve. In ogni caso i fattori che influenzano il ritorno di investimento sono:
la zona in cui vengono installati, al sud conviene sicuramente più che al Nord Italia, la disposizione della falda del tetto (se inclinato), l’inclinazione dei pannelli, la loro tipologia (a silicio, pellicole film sottile), l’efficienza dei moduli e degli inverter, l’eventuale presenza di ombre sul tetto che limitano la produzione. Si può finanziare l’intervento ricorrendo a mutui offerti dalle banche, che incassano direttamente le tariffe incentivanti.
L’investimento si ripaga in circa 7-9 anni, dopodichè si ha ancora diritto agli incentivi fino al completamento dei 20 anni.