Abbiamo sempre pensato ad un impianto fotovoltaico connesso alla rete, ON GRID. L’energia elettrica prodotta in un dato momento veniva autoconsumata e quella che avanzava reimmessa in rete e cedute al gestore. Da un po’ si sono però affacciati sul mercato sistemi ad accumulo con batterie, OFF GRID. L’energia elettrica prodotta durante il giorno viene stoccata e consumata di notte, quando i moduli fotovoltaici non possono produrre.

Visto che gli incentivi del Conto Energia si sono esauriti, a coloro che vogliono sfruttare al meglio il proprio impianto fotovoltaico non rimane che cercare di consumare al meglio tutta l’elettricità prodotta. Per fare ciò c’è necessariamente bisogno di un sistema per accumulare l’energia che fa uso di batterie. Un po’ come avviene per il proprio smartphone o tablet. Lo ricarichiamo, lui accumula energia grazie alle pile e ci garantisce l’utilizzo giornaliero.

In pratica possiamo essere completamente autosufficienti dal punto di vista energetico, non aver più bisogno di essere allacciati alla rete elettrica, essere immuni da Blackout. Per la verità le cose non stanno proprio così, a meno che non si sovradimensioni un impianto fotovoltaico, possiamo in qualsiasi bisogno aver bisogno di energia elettrica. Pensiamo all’ inverno, quando le giornate sono corte e spesso buie. E’ vero che i pannelli fotovoltaici producono anche solo con la luce del giorno, ma in mancanza di sole le prestazioni si abbassano. Una settimana di pioggia a livello di produzione di energia elettrica si fa sentire.

pannelli-fotovoltaici-con-batterie

Conviene installare un impianto fotovoltaico ad Accumulo ?

il discorso è complesso e non è facile dare una risposta. Attualmente ci sentiremo di dire di no, la convenienza non c’è. Il problema è legato alle batterie che ancora costano troppo, sono ingombranti e con gli anni tendono a perdere la loro capacità di “memoria”. Lo sappiamo dai cellulari. Dopo 3 anni di ricariche non sono performanti come all’ inizio.

Le batterie in commercio sono di due tipi:

  • acido piombo
  • al litio

Le batterie ad acido piombo sono simili a quelle che utilizziamo sulle auto, quelle al Litio sono le stesse che troviamo su pc, tablet e smartphone. Le prime costano meno delle seconde anche se garantiscono un numero ridotto di cicli di carica. Circa 3000, ovvero quasi 10 anni di funzionamento.

Altro svantaggio rispetto a quelle al litio è rappresentato dal fatto che possono essere scaricate meno profondamente (limite massimo all’ 80%) e che sono meno efficienti. Di positivo c’è il fatto che costano meno.

Ci sono molti tentativi di incrementare l’efficienza delle batterie. Alcuni ricercatori dell’ Università di Stanford hanno sviluppato un sistema per migliorare le prestazioni delle batterie al Nickel in controtendenza rispetto a quelle a ioni di litio. Il vantaggio delle Nickel è che si ricaricano molto velocemente.

Si ricorda inoltre, che per gli impianti fotovoltaici di potenza fino a 20 kW, operanti in scambio sul posto e che beneficiano degli incentivi del CONTO ENERGIA l’installazione di sistemi di accumulo non è compatibile con l’erogazione degli incentivi stessi.

L’accesso ovvero il mantenimento degli incentivi nonché dei benefici previsti dai Decreti e dalle Delibere di riferimento è consentito solo a seguito della corretta installazione e dell’avvenuta attivazione delle idonee apparecchiature di misura, qualora necessarie ai sensi della deliberazione 574/2012/R/eel e del TIME, atte a quantificare l’energia prodotta, l’energia immessa in rete nonché quella assorbita e rilasciata da sistemi di accumulo, come certificato dai gestori di rete.

Per maggiori informazioni vedi il sito del GSE.

Prezzi delle Batterie per sistemi Fotovoltaici

se prendiamo a riferimento l’ultimo rapporto di Solarbuzz. Secondo il portale le batterie rappresentano il 15% della spesa totale di un impianto fotovoltaico con un prezzo medio per watt ora di circa 16 centesimi di Euro.

Tesla Powerwall

il produttore americano di automobili elettriche da tempo ha investito anche nel settore delle rinnovabili producendo una batteria per impianti fotovoltaici residenziali. Tesla Powerwall è il sistema ad accumulo che è disponibile per l’acquisto anche in Italia. Il prezzo non è di quelli che fanno gridare all’ economicità, ma si tratta di un prodotto di alta fascia.

TESLA POWERWALL 2 costa 7200 euro compresa installazione ed ha una potenza di 13,5 Kwh. Sovradimensionata per impianti da 3 Kwp, ottima per quelli da 4 Kwp. Pesa 130 Kq ed è agli ioni di litio, molto bella da vedere, si fissa a muro. Elegante, funzionale, ha una garanzia di 10 anni.

batterie sma sunny boy
batterie sma sunny boy

Sonnen

questo produttore tedesco produce sistemi ad accumulo modulari per impianti fotovoltaici. Significa che possiamo scegliere il taglio di potenza delle batterie (da 2,5 a 15 Kwj, incrementati di 2,5 Kwh) a seconda del nostro sistema. I prezzi sono piú bassi rispetto a quelli di Tesla. anche in questo caso agli ioni di litio, il sistema da 5 Kwh costa 3000 euro e ha 10.000 cicli di ricarica garantiti.

LG Chem

Anche in questo caso vari tagli disponibili a prezzi interessanti. Il set di accumulo agli ioni di litio da 6.5kWh 48V costa 3700 euro iva inclusa.

SMA

Sunny day storage è il sistema di batterie per impianti solari di SMA. Tre tagli da 3.7, 5.0, e 6 Kwp di potenza che si possono collegare anche in serie tra loro per un massimo di 3 elementi. Prezzi a partire da 2500 euro + iva.

 

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